Sant'Angelo Le Fratte (Potenza-Basilicata) |
Comune con poco più di 1.500 abitanti, è situato a 560 mt. s.l.m., su di una collina che domina la valle del torrente Melandro. Le prime tracce di insediamento risalgono al IV secolo a.C., quando vi dimorarono tribù greche e romane e ve ne è testimonianza nei ritrovamenti di tombe, oggetti in ferro e bronzo, frammenti di are con epigrafi sepolcrali e armi. L’abitato, che originariamente si chiamava "Castrum Sancti Angeli de Fratis", si sviluppò attorno ad un convento basiliano. Colpito e danneggiato gravemente nel 1980 dal terremoto dell'Irpinia, oggi è ritornato al suo antico splendore. Il toponimo deriva dal Santo protettore San Michele Arcangelo, Le Fratte dalla vicinanza di due rioni: S.Angelo e Castello delle Fratte Gli abitanti sono denominati santangiolesi Il patrono è San Michele Arcangelo che si festeggia il 29 settembre Personalità legate al Comune - Cherubino Caietano, vescovo di Campagna e Satriano, vissuto nel XVI secolo-1544. - Marco Lauro, vescovo di Campagna e Satriano, vissuto nel XVI secolo-1571 - Juan Caramuel y Lobkowitz , vescovo di Campagna e Satriano vissuto nel 1606-1682. teologo, matematico e umanista creò, nel palazzo episcopale la prima tipografia del Meridione. Fra i siti di maggiori interesse si segnala: - Palazzo Galasso, costruito agli inizi del XX sec. in stile neoclassico, dopo essere stato restaurato è stato adibito a sede municipale. - Villa Giacchetti (XVIII secolo) - Chiesa Madre del Sacro Cuore e San Michele Arcangelo (XVII secolo). E’ caratterizzata da un interno a tre navate a croce latina, dove si possono ammirare l'altare maggiore in legno dorato con ornamenti floreali, ed un trono ligneo ad intarsio, un crocifisso del 1726, alcune statue del XVIII sec., una grande tela raffigurante la Madonna del Rosario circondata da 15 riquadri e la Natività, entrambi i dipinti sono attribuiti a Giovanni De Gregorio detto Pietrafesa ; - Chiesa dell'Annunziata nel cui interno, molto semplice, è custodito un gruppo di statue raffiguranti la Pietà, che richiama le sculture tipiche dell'arte fiamminga. Nel piccolo campanile si conserva una campana del 1703 del vecchio convento dei frati minori. - Cappella di S.Maria - Cappella della Madonna di Viggiano - Eremo francescano - I Murales, improntati al tema del rapporto dell'uomo con la natura e in modo particolare con la roccia che tanta influenza ha avuto nella vita dei santangiolesi. - Le Cantine, vecchie abitazioni costruite sotto speroni di roccia e rinfrescate dalla falda acquifera sottostante - Nella grotta del Vecchio Convento basiliano, si può ammirare un presepe permanente. L’economia santangiolese, da sempre legata all’agricoltura e all’allevamento, vanta una ricca produzione casearia e di insaccati, è rinomata anche per la produzione di nocciole, vino e olio. Apprezzata la cucina locale caratterizzata da prodotti semplici ma sapientemente elaborati artigianalmente nel rispetto della plurisecolare trazione culinaria. Fa parte della Comunità montana Melandro e dell’Associazione Italiana “Paesi Dipinti” Le festività religiose più importanti, oltre alla festa patronale in onore di S.Michele Arcangelo, 8 maggio e 29 settembre, sono: 1º maggio: festa in onore di S.Giuseppe Lavoratore 13 giugno: festa in onore di S.Antonio da Padova 2 luglio: festa in onore della Madonna delle Grazie 28 settembre: festa in onore della Madonna di Viggiano 13 dicembre: festa in onore di S.Lucia Vergine e Martire
Vengono organizzate, inoltre, sagre e manifestazioni nei vari periodi dell’anno per pubblicizzare i prodotti tipici, tra cui spicca nei giorni 12-13-14-15 agosto l’appuntamento Cantine aperte, percorso eno-gastronomico tra le caratteristiche cantine ricavate direttamente nella roccia della montagna sovrastante il paese.
Dal 2014 è Sindaco il Dr. Michele Laurino Componenti della Giunta sono i Sigg. Vincenzo Ostuni, Franco Fiscella. |